Il Bilancio sociale di CAES 2023: “Etici per natura solidali per vocazione”
È possibile visionare sul sito il bilancio sociale di CAES “Etici per natura solidali per vocazione” aggiornato al 2023. Sono passati undici anni da quando CAES ha redatto il suo primo bilancio sociale, scegliendo di usarlo non solo come strumento di comunicazione ma anche di misurazione del suo modo di fare assicurazione attento alle logiche sia sociali sia ambientali.
Dall’anno 2022, CAES ha inoltre deciso di farsi affiancare dai consulenti dell’Economia del Bene Comune, una realtà allineata con la visione di un nuovo modello socio-economico orientato al benessere delle persone e del pianeta condiviso da CAES. Grazie a loro è stato possibile ampliare le prospettive del racconto che CAES fa di sé: il confronto e la contaminazione con realtà diverse aiuta infatti sempre a guardarsi da altri punti di vista.
Il Bilancio del Bene Comune è uno strumento di rendicontazione strategico e trasformativo, in grado di fornire un quadro completo dello stato dell’arte dell’impresa rispetto alla sua contribuzione al bene comune, guidando l’impresa nell’analisi e nella valutazione della qualità dell’applicazione dei valori fondamentali dell’Economia del Bene Comune: solidarietà e giustizia sociale, sostenibilità ambientale, trasparenze e co-determinazione democratica nella relazione con tutti i gruppi di stakeholder fornitori, soci e partner finanziari, collaboratori, clienti e utenti, contesto sociale, si legge nel Bilancio 2022.
L’edizione 2023 si apre con una riflessione a cura di Gianni Fortunati presidente e direttore del Consorzio CAES e di Alessandro Messina, vicepresidente in cui si evidenzia la crescita del settore assicurativo italiano, soprattutto nei rami danni. Per il terzo anno consecutivo la raccolta diretta è infatti aumentata, nello specifico del 6,6%, raggiungendo i 38 miliardi di euro.
Un fenomeno evidenziato per il suo elemento di novità è la crescita delle coperture per rischi diversi dalla responsabilità civile auto obbligatoria. Questo risulta particolarmente significativo non solo perché riduce il divario dell’Italia rispetto alla media Ocse, ma anche e soprattutto perché è strettamente legato all’intensificarsi degli eventi estremi (alluvioni, frane, terremoti), ormai diventati quasi ordinari, insieme ai danni che si portano dietro. L’impatto sui costi per le compagnie assicurative italiane è significativo con i premi che si adeguano con ritardo. Il rapporto tra questi e i sinistri è salito dal 62% al 76% (+9,7%).
La Legge di Bilancio 2024 ha inoltre introdotto l’obbligo per tutte le imprese di assicurarsi contro questo tipo di eventi entro il 31 dicembre e CAES, che da 30 anni si dedica “all’inclusione assicurativa”, riflette sulle modalità in cui tale obbligo si declinerà nella pratica, soprattutto per i piccoli operatori economici. Se infatti da una parte è lungimirante lavorare per la crescita dei livelli di copertura assicurativa, ed è giusto chiedere al sistema delle compagnie di coprire tali rischi, e a sua volta di coprirsi, dall’altra tale onere se non ben calibrato potrebbe rappresentare un significativo fardello finanziario per le microimprese che spesso operano con margini di profitto ridotti e risorse limitate.
Il timore è dunque quello che i costi maggiori ricadano su chi è già penalizzato da un modello di sviluppo basato su logiche di mercato già di per sé imperfette. Tali misure andrebbero quindi accompagnate da adeguati sforzi informativi, culturali, educativi, nonché dai corretti meccanismi di sostegno economico, tanto mutualistico quanto pubblico. L’impegno di CAES, tra gli altri, è anche quindi quello di testimoniare, con il suo esempio di azione quotidiana, come sia possibile coniugare solidarietà ed efficienza, perseguendo scelte di giustizia sociale e compatibilità ambientale nel settore delle assicurazioni.
Alcuni dati rilevanti aiutano inoltre a comprendere l'impatto sociale positivo di CAES all'interno e all'esterno della sua realtà. La totalità dei suoi dipendenti è infatti assunta con contratto a tempo indeterminato, di cui l'81,82% full time. In azienda si tiene in particolare considerazione il benessere dei lavoratori e il tema dello stress dovuto alla gestione del carico di lavoro, tentando di dare supporto a questo tipo di situazione tramite la flessibilità nella gestione dell’orario lavorativo, la conciliazione casa-lavoro e lo smart working.
Il Consorzio inoltre presta molta attenzione al tema del rispetto dell’ambiente in azienda. Chi lavora presso CAES entra in contatto con l’attenzione alla sostenibilità e all’ecologia, anche indirettamente: l' offerta di prodotti ai clienti include aspetti di sensibilità su questo tema, come anche lo sviluppo di nuove progettualità. Per questo motivo, nell’ambito della formazione professionale, aggiuntiva a quella obbligatoria stabilita da IVASS, trovano spazio anche eventi che approfondiscono queste tematiche.
Infine CAES sostiene il territorio e le comunità. il Consorzio nel 2023 ha infatti donato 13.749 euro per sostenere attivamente iniziative della società civile.