CAES sostiene i vent'anni di Fa’ la cosa giusta Trento
Si è conclusa da pochi giorni la fiera Fa’ la cosa giusta di Trento che si è tenuta dal 18 al 20 ottobre nei padiglioni di Trento Expo con il sostegno di CAES.
Sorella dell’edizione milanese, Fa’la cosa giusta Trento è ormai l’appuntamento di riferimento per tutti coloro che vogliono incontrare e conoscere da vicino aziende, progetti e buone prassi amministrative che sul territorio locale, ma non solo, stanno costruendo un’economia più attenta alle persone e all’ambiente. Dalla moda etica ai prodotti eco-friendly, a Fa’ la cosa giusta è possibile scoprire le soluzioni più innovative, responsabili e sostenibili.
Ecco un po’ di numeri di questa ultima edizione: più di 150 gli espositori da tutta Italia tra agricoltori biologici, botteghe del commercio equo, associazioni, cooperative sociali ecc. per 6.000 metri quadri di mostra mercato e 19 anni di esperienza alle spalle. Quest’anno Fa’ la cosa giusta di Trento ha infatti raggiunto la sua ventesima edizione.
Era infatti il 2004, quando un gruppo di lavoro della Rete Lilliput, diventato poi il cuore pulsante di Trentino Arcobaleno, iniziò questa avventura, spinta dall’idea per cui costruire una nuova economia, più legata al proprio territorio e attenta all’ambiente e ai lavoratori, non vuol dire inventare qualcosa di nuovo, ma mettere in relazione quanto già esiste.
Non si tratta però solo di una fiera espositiva ma di un’occasione di incontro e di scambio di idee che propone anche un ricco programma culturale. Fa’la cosa giusta si circonda infatti di eventi satellite organizzati nella città prima e durante la fiera e offre la possibilità di partecipare a laboratori per approfondire, assaggiare e mettere le mani in pasta, cimentandosi nell’auto produzione di shampoo o di porta oggetti in jeans, organizzati dall’associazione L’ortazzo negli spazi della fiera.
Infine, tratti distintivi di Fa’la cosa giusta a Trento come a Milano sono l’attenzione alla famiglia e ai più piccoli con spazi dedicati per permettere a mamme e papà in attesa e alle famiglie con bambini, anche piccoli, di partecipare alla fiera trovando uno luogo per la gestione delle loro necessità; l’uso di stoviglie, borse e packaging compostabile, l’obbligo di osservare con attenzione le regole della raccolta differenziata e il coinvolgimento di una squadra appassionata di volontari senza di cui la fiera non potrebbe esistere.