20 Settembre 2024

Riportare al centro la mutualità assicurativa

Da tempo CAES ha intrapreso un percorso di riflessione sulla necessità di tornare a vedere l’assicurazione come uno strumento di mutualità che metta al centro le reali esigenze della comunità e non si riduca ad assecondare le logiche del profitto delle compagnie assicurative.

Alla base dell’attività di CAES c’è infatti un solido sistema valoriale, basato su eticità, solidarietà e spirito di comunità, che si esprime concretamente nel suo modo di fare assicurazione e nel suo impegno a promuovere e sostenere questi principi, attraverso una consolidata rete di partner.

Sganciarsi dal valore della mutualità ed equità in campo assicurativo, in un mercato dominato sempre più da pochi grandi gruppi della finanza, può portare infatti a delle conseguenze negative per l’intera collettività.

È quanto ha ribadito anche il Garante nazionale degli assicurati (Andci), Antonio Coviello, ricercatore Cnr-Iriss, docente di Marketing Assicurativo nell’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa, nel corso dell’audizione di fronte alla VI commissione Finanze della Camera dei deputati, nel maggio di quest’anno.

Nello specifico Coviello si è soffermato sul problema dei premi Responsabilità civile auto troppo alti, anzi “insostenibili” non solo per giovani e studenti, ma per qualsiasi famiglia e sul fatto che le tariffe assicurative siano differenziate sulla base di diversi elementi di rischio, tra i quali la residenza del proprietario del veicolo. Questo comporta che automobilisti con lo stesso stile di guida siano soggetti a premi assicurativi diversi a seconda del territorio in cui vivono, per esempio, gli automobilisti residenti a Prato o Napoli affrontano costi assicurativi più elevati rispetto a quelli nella provincia di Belluno o Enna.

Il Garante ha dunque sottolineato come il caro tariffe e la situazione di difficoltà economica in cui si trova qualsiasi consumatore medio che deve assicurarsi per la prima volta favorirebbero l’evasione assicurativa -fenomeno che interessa circa 2,6 milioni di veicoli non assicurati, oltre il 5% del totale- anche attraverso espedienti come il ricorso a targhe straniere. Sono infatti più di 50.000 quelle polacche circolanti in Italia (di cui 35.000 solo a Napoli).

Secondo Coviello occorrono dunque interventi contro il caro assicurazioni per favorire la più ampia mutualità e una maggiore uguaglianza tra gli automobilisti di tutto il territorio nazionale, riducendo così l’evasione. Una linea che CAES condivide, sostiene e mette in pratica, non solo in merito all’assicurazione auto.

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