CAES supporta la XXXII edizione di “Puliamo il mondo, per un clima di pace”
Anche quest’anno CAES sostiene “Puliamo il mondo, per un clima di pace” l’iniziativa definita il più grande appuntamento di volontariato ambientale del Mondo, organizzata da Legambiente in collaborazione con associazioni, scuole, aziende, comitati e amministrazioni locali. Ogni anno, dal 1993, centina di migliaia di persone in tutta Italia si ritrovano per ripulire dai rifiuti abbandonati gli spazi pubblici: strade, piazze, angoli delle città, parchi urbani, sponde dei fiumi e spiagge.
Puliamo il mondo è l’edizione italiana di Clean Up the World, la mobilitazione mondiale partita dall’Australia dove nel 1989 il velista australiano Ian Kiernan ha organizzato il primo evento di pulizia Clean Up Sydney Harbour Day. Dopo aver navigato due anni con la sua barca a vela attraverso gli oceani, Kiernan era infatti rimasto impressionato e disgustato dall’enorme quantità di rifiuti incontranti. Grazie alla collaborazione con lo United Nations Environment programme (Unep), l’iniziativa è stata estesa poi a tutto il mondo.
Quest’anno le date ufficiali della campagna sono il 20, 21 e 22 settembre, ma è possibile organizzare giornate di pulizia nell’ambito di Puliamo il mondo tutto l’anno. Sono infatti svariate le opportunità a disposizione di chi vuole partecipare: può coordinare in prima persona un evento coinvolgendo la propria comunità o l’azienda in cui lavora, oppure prendere parte a uno degli appuntamenti in programma, consultabili nella mappa interattiva sul sito di Legambiente.
Puliamo il mondo, per un clima di pace è quindi un modo per rendere protagonisti i cittadini e spingerli a prendersi cura del proprio territorio e a preservarlo. Uno degli obiettivi fondamentali dell’iniziativa è infatti quello di sensibilizzare la collettività sul grave problema dell’abbandono dei rifiuti e sul valore della raccolta differenziata e del riciclo. Il sottotitolo della campagna evidenzia inoltre l’importanza di promuovere la costruzione, insieme e dal basso, di un clima di pace. Solo in questo modo, secondo i promotori sarà possibile dare vita a territori rispettati e ambienti inclusivi e accoglienti.
L’anno passato sono stati coinvolti 400mila volontari in 1.300 città dove sono state ripulite 4mila aree: un evento simbolico sì, ma con un grande impatto concreto.