“Pillole di Bilancio Sociale 2020”: il ruolo sociale dell’assicurazione durante (e dopo) la pandemia
Nonostante il pesante impatto della pandemia da Covid-19 -e il conseguente acuirsi della crisi economica- il settore assicurativo in Italia si è dimostrato solido. Il Bilancio sociale 2020 di CAES Italia evidenzia come, nel nostro Paese, la raccolta premi si sia ridotta durante i mesi di lockdown (da marzo a maggio 2020) per poi recuperare gradualmente nella seconda metà dell’anno, con un risultato di oltre 150 miliardi, in calo del 5,0% rispetto al 2019 (fonte dati ANIA).
In particolare, le famiglie italiane hanno speso oltre 100 miliardi per l’acquisto di assicurazioni Vita (in calo del 4,4% rispetto al 2019), mentre i premi corrisposti da individui e imprese per proteggere beni e patrimoni attraverso l’acquisto di coperture danni contro eventi avversi sono stati pari a 33,5 miliardi (-2,3% rispetto all’anno precedente). Anche nell’anno della crisi scatenata dal Covid-19, si conferma la centralità delle polizze vita nel risparmio degli italiani. Banca d’Italia stima che, a fine settembre 2020, queste rappresentino circa il 19% sullo stock totale di attività finanziarie delle famiglie italiane.
“L’assicurazione, nell’attuale contesto di crisi, assume un ruolo sociale ancora più evidente”, scrive Gianni Fortunati, presidente di CAES nella prefazione al Bilancio sociale 2020. “La pandemia di Covid-19 ci ha costretti a comprendere quanto siamo vulnerabili e quanto sia importante attuare comportamenti quotidiani mirati a prevenire o ridurre il rischio per sé e per gli altri. Le assicurazioni hanno sentito più che mai la responsabilità di proteggere le persone e le imprese. Sono state proposte coperture in caso di contagio da Coronavirus, affiancando in alcuni casi la prestazione assicurativa tradizionale a servizi di assistenza telefonica in grado di fornire anche pareri medici immediati, oppure riconoscendo un’indennità giornaliera anche nel caso in cui l’assicurato fosse costretto a regime di quarantena presso il proprio domicilio a seguito di positività al Covid-19”. Inoltre, per i residenti nei Comuni delle zone a mobilità limitata per effetto del lockdown, è stata prevista la sospensione, proroga e dilazione dei premi per copertura vita, copertura danni non auto e copertura auto, nonché il blocco di tutte le azioni di recupero dei crediti delle franchigie”.
Nel corso del 2020, inoltre, è proseguita l’azione della Commissione europea nell’attivazione del Piano per indirizzare il sistema finanziario sempre più verso attività sostenibili (riducendo ad esempio l’utilizzo di fonti fossili per la produzione di energia e promuovendo l’economia circolare). Dopo la pubblicazione della Tassonomia delle attività “sostenibili” è in arrivo una Tassonomia dell’impatto sociale, che avrà grande rilievo nella valutazione e misurazione delle iniziative economiche e sociali.
Il nuovo Atto delegato sulla Tassonomia troverà applicazione a partire dal 1° gennaio 2022 e intende orientare le aziende a migliorare le proprie performance ambientali e supportare gli investitori nel prendere decisioni di investimento sostenibili grazie ad una riconosciuta e comune definizione di cosa possa definirsi “green”. “Gli operatori finanziari e assicurativi possono utilizzare la Tassonomia per progettare prodotti finanziari ‘verdi’ e farsi guidare nelle loro decisioni di investimento”, scrive il consigliere di CAES, Piero Negri. L’atto delegato definisce i criteri di performance per determinare -all’interno di ciascun settore considerato- quali attività economiche forniscano un contributo sostanziale agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.