CAES a “Future Respect” 2021
Con la ripresa delle attività in presenza anche CAES torna a portare il proprio contributo a dibattiti e incontri: il primo appuntamento “in presenza” è la fiera “Future Respect” che per l’edizione 2021 ha scelto il titolo “Impresa sostenibile, pratiche a confronto”. L’iniziativa è organizzata da “ConsumerLab“, realtà che mette a sistema l’esperienza maturata nel mondo consumeristico, con la competenza di un team accademico e professionale di alto profilo, coadiuvato da un gruppo di esperti qualificati, per promuovere la cultura della sostenibilità illustrando le migliori pratiche e i casi di successo estratti dai bilanci redatti dalle imprese. “Future Respect” è in programma a Roma a partire da oggi e fino a sabato 12 giugno presso lo Stadio di Domiziano (piazza Navona). Sarà possibile seguire gli eventi anche online.
A rappresentare CAES sarà il consigliere Pietro Negri che oggi pomeriggio parteciperà alla sessione in programma tra le 16 e le 17 insieme a Banca Mediolanum, Etica SGR e Fondazione per l’educazione finanziaria e il risparmio. A coordinare i lavori e porre le domande sarà Magda Bianco di Banca d’Italia. Al centro dell’intervento di Pietro Negri ci sarà il ruolo svolto da CAES nel promuovere comportamenti sostenibili negli assicurati. “Tutto ciò con il duplice effetto: da un lato, di abbattere i rischi o comunque valutarli più in profondità con soluzioni assicurative più rispondenti alle aspettative e alle loro necessità. Dall’altro, per rendere compartecipi gli stessi assicurati di un concetto di mutualità rafforzata e solidale che promuove stili di vita e di consumo più consapevoli e sostenibili che potenzialmente sono in grado di favorire un miglior adattamento, se non addirittura una loro mitigazione, ai rischi derivanti dal cambiamento climatico. È quello che ci chiede l’Unione europea ed è quello che, da sempre, caratterizza l’operato di CAES nella definizione e nel collocamento delle polizze assicurative”.
Tra i temi di riflessione ci sarà sicuramente anche l’impatto causato dall’emergenza Covid-19. “Nell’ambito di azione di CAES, va detto che le restrizioni normative collegate alla pandemia Covid-19 hanno colpito pesantemente gli Enti del Terzo Settore, interrompendo parzialmente o totalmente attività di assistenza, formazione, promozione culturale, sociale, aggregativa”, si legge nell’editoriale della nuova edizione del Bilancio sociale di CAES di prossima pubblicazione.
Nel corso del 2020, oltre un terzo dei contratti non rinnovati sono stati annullati per cause chiaramente riconducibili alla pandemia, in quanto il lavoro (spesso volontario) dei contraenti è stato interrotto definitivamente o fino a data da definirsi, rendendo impossibile la ripresa delle attività (si pensi ad esempio alle associazioni che operano negli ospedali, nelle RSA o nelle scuole). “Insieme alla compagnia Assimoco siamo in vari casi intervenuti supportando l’annullamento dei contratti anche in deroga ai termini contrattuali -si legge nella prefazione del Bilancio sociale-. La pandemia, oltre alle note criticità sanitarie, ha generato anche rilevanti difficoltà economiche alle realtà del Terzo Settore, che rappresentano la parte più consistente del portafoglio clienti CAES. Sono infatti venute a mancare le ordinarie fonti di sostentamento: gli incassi derivanti dalle iscrizioni dei soci e/o dalle varie iniziative normalmente intraprese come l’organizzazione feste e sagre di paese, corsi di formazione”.
CAES ha quindi messo in atto una serie di azioni volte a rispondere alle esigenze degli assicurati e a supportarli il più possibile in questo periodo così critico. Al fine di ridurre l’impegno economico dei costi di polizza nel 2020 CAES ha attivato 621 operazioni, riformando una fetta consistente del portafoglio, pari a circa il 10%. Tramite questi interventi, oltre a beneficiare della riduzione dei premi, gli assicurati in diversi casi hanno potuto mettersi in regola con gli obblighi legati alla Riforma del Terzo Settore 117/2017.
Dati i rischi sanitari del periodo, inoltre CAES ha offerto un servizio a tutela dei volontari dei nostri contraenti, inserendo nella nuova polizza Multirischi del Volontariato coperture specifiche per il contagio da COVID-19. Tale intervento, che ha interessato 184 polizze, è stato reso a titolo completamente gratuito. “Si è trattato per CAES di un enorme lavoro organizzativo, con un significativo impatto economico sulla produzione. CAES ha però voluto perseguire i suoi principi, rimanendo il più possibile disponibile e presente con i suoi assicurati e non interrompendo mai i suoi servizi -si legge nell’editoriale-. In un contesto in rapida evoluzione l’assicurazione può e deve giocare il proprio ruolo, peraltro destinato a rafforzarsi: tutto ciò si potrà realizzare, tuttavia, a condizione che gli operatori, imprese e intermediari, sappiano cogliere sempre di più e sempre meglio – con ascolto, comprensione, innovazione e tempestività, tanto nella progettazione quanto nella necessaria consulenza – le esigenze della clientela nell’accedere a prodotti e servizi sostenibili sempre più trasparenti e fondati su principi di equità”.