Mille azioni per il futuro: al via la campagna di ricapitalizzazione straordinaria di Altreconomia
“Mille azioni per il futuro” è il nome della campagna di ricapitalizzazione straordinaria lanciata da Altreconomia, la rivista e la casa editrice che da più di vent’anni racconta un’economia differente ispirata ai principi di giustizia sociale e ambientale. È un momento decisivo, affermano i soci lavoratori della cooperativa, che richiede un aiuto collettivo da parte di tutti quelli che conoscono, da poco o molto tempo, il lavoro di Altreconomia.
“A chi ci legge -da una vita o da oggi- e non è ancora socio diciamo ‘il momento è ora’”, si legge nel manifesto della campagna. “A chi lo è già proponiamo di dare nuova linfa, aumentando la propria quota o attivandosi per raccogliere donazioni da terzi o invitare nuovi soci”. Per le persone fisiche, la quota minima per diventare soci della cooperativa Altra Economia è di 50 euro ma se ne può sottoscrivere più di una sul sito soci.altreconomia.it. L’obiettivo è arrivare a raccogliere almeno 50mila euro, aumentando così il capitale sociale, fondamentali per affrontare l’attuale momento di fragilità che sta vivendo la cooperativa e le possibili crisi future. Grazie alla solidità economica raggiunta con la ricapitalizzazione, Altreconomia vuole rilanciare il suo modello sul lungo periodo attraverso un piano strategico di sviluppo triennale che mira ad aumentare il numero degli abbonati e dei lettori, promuovere la digitalizzazione dei prodotti e rafforzare i canali di distribuzione e ingaggio dei soci.
Nata nel 1999 da un gruppo di giornalisti e realtà della società civile e dell’economia solidale, Altreconomia è diventata una cooperativa nel 2007. Non ha padroni perché è di proprietà collettiva di 653 soci e lettori, tra cui 50 realtà dell’economia solidale e molte del fair trade italiano. In vent’anni ha pubblicato senza alcuna interruzione “Altreconomia”, rivista mensile arrivata al numero 226. Ha pubblicato 250 libri tra saggi, manuali e guide distribuiti in libreria e nelle botteghe del commercio equo e solidale. Propone al non profit servizi editoriali, di comunicazione e ufficio stampa e dal 2015 offre alle scuole percorsi di educazione e informazione sui temi della finanza, dell’economia e dei diritti. Limita la sua pubblicità a pochi inserzionisti etici. Un caso pressoché unico in Italia.