“Pillole di Bilancio sociale 2018” – In dialogo costante con il Terzo settore
Come ogni anno, in occasione dell’approvazione del bilancio di esercizio 2018 abbiamo rilasciato il nostro “Bilancio Sociale” (qui il report integrale), che dà conto di tutte quelle attività che i numeri non riescono a descrivere. Quando si parla di finanza per gli enti del Terzo settore si dice che, affinché questa sia funzionale, è necessario che la strategia nasca dalla domanda (e dai suoi progetti) e non dall’offerta. Grazie a un continuo confronto con gli enti del Terzo settore, CAES ha sviluppato nel corso del tempo una serie di prodotti che permettono di dare risposte efficaci alle effettive esigenze di cooperative, associazioni e piccole/medie aziende. Nel corso del 2018, ad esempio, grazie al supporto di CAES il prodotto di Assimoco per le aziende agricole (“AgricolTU Assimoco) è stato implementato con alcune estensioni dedicate all’agricoltura sociale e biologica.
A questo link i nostri clienti assicurati nel 2018.
Tra i prodotti offerti da CAES alle realtà del Terzo settore ci sono le polizze RC dell’Economia Solidale, Infortuni per soci/volontari/utenti, la Multirischi per il volontariato, e la Multirischi danni ai beni per i fabbricati, oltre alle polizze dedicate alle Botteghe del Mondo ed alle Banche del Tempo. In aggiunta ai prodotti specifici per il non profit, CAES distribuisce anche polizze adatte alle esigenze delle persone fisiche. Sono disponibili, ad esempio, soluzioni a tutela della casa, della responsabilità civile (anche l’RC Auto) e degli infortuni.
A questo link l’incidenza degli enti del Terzo Settore all’interno del portafoglio di CAES.
L’eticità dei prodotti assicurativi proposti da CAES si definisce soprattutto nei seguenti aspetti:
• chiarezza e trasparenza delle condizioni contrattuali;
• condizioni specifiche e su misura per le realtà “non profit”: vi sono ad esempio, in virtù di clausole di mutualità, prodotti per soggetti “esclusi” dal mercato assicurativo, come Gruppi di Acquisto Solidale (GAS);
• estensione della copertura assicurativa per tutte le attività svolte dall’assicurato, per quanto concerne cooperative ed associazioni; le normative vengono cioè adeguate alle attività che questi soggetti svolgono effettivamente, con deroghe a norme del Codice Civile (si evita in questo modo di dover integrare coperture solo a posteriori, per esempio a fronte di un sinistro, con conseguente aumento del premio);
• semplificazione della gestione assicurativa rispetto ai seguenti elementi: oggetto della copertura, parametri di valutazione del rischio, costruzione del premio, modalità di richiesta di dati e documenti;
• costi equi in rapporto alla qualità ed alla mutualità dello strumento di garanzia.